Salvaguardare la dignità di chi è malato
Un corso online per imparare a tutelare la dignità nostra e dei nostri cari nei luoghi di cura
2° EDIZIONE
Come difendere la dignità dei nostri cari quando sono malati o sotto terapia?
Quali strumenti esistono per evitare che vengano ridotti a organi o molecole?
Come far sì che possano sentirsi attivi nel processo di cura e capaci di prendere decisioni?
IL PROGRAMMA
Questo corso si propone di offrire ai partecipanti atteggiamenti, strumenti legislativi e buone pratiche utili a difendere la dignità di chi attraversa un’esperienza di malattia, a evitare che le persone vengano ridotte a organi o molecole, che diventino insignificanti e che si sentano passive e incapaci di prendere decisioni.
Perché un corso di questo tipo, adesso?
Perché nonostante si parli molto di etica e di relazione medico/paziente, nella maggior parte degli ospedali, degli ambulatori, delle RSA, eccetera, i malati non vengono rispettati nella loro complessità di persone, e vengono bambinizzati (soprattutto i pazienti anziani) e privati della propria dignità, e di conseguenza della propria capacità di prendere decisioni per sé.
A chi si rivolge?
Il corso si rivolge a tutti coloro che – per motivi personali o professionali, di volontariato o di impegno civico – desiderano acquisire gli strumenti per comprendere che significato dirompente possa avere la tutela della dignità dei malati nei luoghi di cura.
In particolare, il corso si rivolge a:
- familiari e malati, che vogliano smettere di sentirsi in balia delle decisioni mediche;
- operatori sanitari che desiderino approfondire il tema della dignità e della relazione;
- studenti universitari delle professioni sanitarie che siano interessati a coltivare la dimensione etica della professione;
- volontari operativi in ambito sanitario; cittadini interessati al tema.
È possibile seguire le lezioni in differita?
Certamente, ogni lezione sarà videoregistrata e messa a disposizione dei partecipanti che non potranno essere presenti.
Quale metodo didattico verrà utilizzato?
Si adotterà un metodo didattico partecipativo, induttivo ed esperienziale, che alternerà sessioni di inquadramento frontale a laboratori, attività di gruppo e individuali.
È previsto un costante coinvolgimento dei partecipanti in ogni fase del percorso, dalla definizione del patto formativo ex-ante fino alla condivisione dei risultati conclusivi.
Dove si terrà?
Il corso si terrà online sulla piattaforma zoom di Scuola Capitale Sociale.
Si riceve un attestato di partecipazione?
Alla fine delle lezioni, per chi avrà portato a termine almeno 2/3 del percorso, sarà rilasciato un attestato di partecipazione contenente il numero di ore svolte, gli argomenti trattati, la firma del Presidente della Scuola.
MODULO 1
11 MARZO (17.30 – 19.30)
Come possiamo fare in modo che chi è malato
si senta portatore di dignità?
· Quali sono le interpretazioni più frequenti di “dignità”
(dignità e natura umana, dignità e autodeterminazione)
· La dignità è propria dell’uomo
a prescindere dalla sua situazione?
· La dignità è solo relativa a come
si sente il soggetto?
· La dignità come concetto relazionale
MODULO 2
18 MARZO (17.30 – 19.30)
Quali sono gli strumenti legislativi
dalla parte del malato?
· Intervento di Lorena Forni, bioeticista
(Università degli Studi Milano Bicocca)
· I codici deontologici del medico e dell’infermiere
· La legge 219/2017
· La relazione è tempo di cura
· Il consenso informato e il suo nuovo significato:
“la tutela della salute psicofisica e della vita
della persona nel pieno rispetto della sua dignità”.
MODULO 3
25 MARZO (17.30 – 19.30)
I luoghi di cura. Cosa ci ha insegnato
l’esperienza del Covid?
· Intervento di Ferdinando Garetto,
medico palliativista
· Il ruolo dei familiari nella preservazione della dignità
· Quali elementi tolgono la dignità?
· Dignità e solitudine nei luoghi di cura
· Max Chochinov e l’abbecedario per chi cura:
A. L’atteggiamento appropriato, B. Il Buon comportamento
C. La compenetrazione o empatia, D. Il dialogo
MODULO 4
1 APRILE (17.30 – 19.30)
Dignità e fine della vita
· Intervento di Francesca Re, avvocato e
membro dell’Associazione Luca Coscioni
· Cosa possiamo dedurre dalla prassi
delle cure palliative?
· La Terapia della dignità
· Dignità e anticipazione della morte
eutanasia, suicidio assistito
LA DOCENTE
MARINA SOZZI
Marina Sozzi è nata a Pavia nel 1960, si è laureata in Filosofia a Torino, e ha studiato a Parigi e alla Scuola Normale di Pisa. Ha diretto per molti anni la Fondazione Fabretti, dedicata allo studio dei temi della morte e del morire nella società contemporanea. Nel 2012, lasciata la Fondazione, ha aperto il blog “Si può dire morte” (www.sipuodiremorte.it), e ha lavorato come consulente per vari enti non profit. Per alcuni anni ha insegnato Tanatologia storica all’Università degli Studi di Torino. E’ stata coordinatrice del Centro di Promozione delle Cure Palliative, presso la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Attualmente dirige SAMCO, associazione di cure palliative nella provincia di Torino. Tra i suoi volumi: Reinventare la morte. Introduzione alla Tanatologia (Laterza 2009); Sia fatta la mia volontà. Ripensare la morte per cambiare la vita (Chiarelettere 2014); Non sono il mio tumore. Curarsi il cancro in Italia (Chiarelettere 2019).
CON GLI INTERVENTI DI
LORENA FORNI
Professore di Filosofia del diritto presso l’Università Bicocca di Milano. Tra le sue diverse pubblicazioni ricordiamo: La laicità nel pensiero dei giuristi italiani (Giuffré, 2010) e La sfida della giustizia in sanità. Salute, equità, risorse (Giappichelli, 2016). Fra i suoi vari incarichi spicca quello di componente del Comitato per l’Etica di Fine Vita (CEF) di Milano.
FERDINANDO GARETTO
Medico palliativista, lavora in cure palliative dal 1992. Collabora con iniziative formative sui temi del dolore e della sofferenza rivolte agli operatori sanitari e alla cittadinanza.
FRANCESCA RE
Avvocato e dottore di ricerca in diritto penale. Membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica e coordinatrice dei Giuristi per le Libertà
DI COSA PARLEREMO?
Abbiamo cominciato a inquadrare l’argomento in un incontro gratuito tenutosi lo scorso anno alla presenza di più di 300 persone collegate.
È stata nostra ospite la psicologa ed esperta in cure palliative Sonia Ambroset. Guarda l’incontro!
COME PARTECIPARE
Per iscriversi è necessario scrivere a segreteria@scuolacapitalesociale.it o compilare il form qui sotto.
Salvaguardare la dignità di chi è malato
Un corso online per imparare a tutelare la dignità nostra e dei nostri cari nei luoghi di cura
2° EDIZIONE
Come difendere la dignità dei nostri cari quando sono malati o sotto terapia?
Quali strumenti esistono per evitare che vengano ridotti a organi o molecole?
Come far sì che possano sentirsi attivi nel processo di cura e capaci di prendere decisioni?
IL PROGRAMMA
Questo corso si propone di offrire ai partecipanti atteggiamenti, strumenti legislativi e buone pratiche utili a difendere la dignità di chi attraversa un’esperienza di malattia, a evitare che le persone vengano ridotte a organi o molecole, che diventino insignificanti e che si sentano passive e incapaci di prendere decisioni.
Perché un corso di questo tipo, adesso?
Perché nonostante si parli molto di etica e di relazione medico/paziente, nella maggior parte degli ospedali, degli ambulatori, delle RSA, eccetera, i malati non vengono rispettati nella loro complessità di persone, e vengono bambinizzati (soprattutto i pazienti anziani) e privati della propria dignità, e di conseguenza della propria capacità di prendere decisioni per sé.
Quale metodo didattico verrà utilizzato?
Si adotterà un metodo didattico partecipativo, induttivo ed esperienziale, che alternerà sessioni di inquadramento frontale a laboratori, attività di gruppo e individuali.
È previsto un costante coinvolgimento dei partecipanti in ogni fase del percorso, dalla definizione del patto formativo ex-ante fino alla condivisione dei risultati conclusivi.
A chi si rivolge?
Il corso si rivolge a tutti coloro che – per motivi personali o professionali, di volontariato o di impegno civico – desiderano acquisire gli strumenti per comprendere che significato dirompente possa avere la tutela della dignità dei malati nei luoghi di cura.
In particolare, il corso si rivolge a:
- familiari e malati, che vogliano smettere di sentirsi in balia delle decisioni mediche;
- operatori sanitari che desiderino approfondire il tema della dignità e della relazione;
- studenti universitari delle professioni sanitarie che siano interessati a coltivare la dimensione etica della professione;
- volontari operativi in ambito sanitario; cittadini interessati al tema.
Dove si terrà?
Il corso si terrà online sulla piattaforma zoom di Scuola Capitale Sociale.
È possibile seguire le lezioni in differita?
Certamente, ogni lezione sarà videoregistrata e messa a disposizione dei partecipanti che non potranno essere presenti.
Si riceve un attestato di partecipazione?
Alla fine delle lezioni, per chi avrà portato a termine almeno 2/3 del percorso, sarà rilasciato un attestato di partecipazione contenente il numero di ore svolte, gli argomenti trattati, la firma del Presidente della Scuola.
MODULO 1
11 MARZO (17.30-19.30)
Come possiamo fare in modo che chi è malato si senta portatore di dignità?
· Quali sono le interpretazioni più frequenti di “dignità” (dignità e natura umana, dignità e autodeterminazione)
· La dignità è propria dell’uomo a prescindere dalla sua situazione?
· La dignità è solo relativa a come si sente il soggetto?
· La dignità come concetto relazionale
MODULO 2
18 MARZO (17.30-19.30)
Quali strumenti legislativi stanno dalla parte del malato?
· Intervento di Lorena Forni, bioeticista (Università degli Studi Milano Bicocca)
· I codici deontologici del medico e dell’infermiere
· La legge 219/2017
· La relazione è tempo di cura
· Il consenso informato e il suo nuovo significato: “la tutela della salute psicofisica e della vita della persona nel pieno rispetto della sua dignità”.
MODULO 3
25 MARZO (17.30-19.30)
I luoghi di cura. Cosa ci ha insegnato l’esperienza del Covid?
· Intervento di Ferdinando Garetto, medico palliativista
· Il ruolo dei familiari nella preservazione della dignità
· Quali elementi tolgono la dignità
· Dignità e solitudine nei luoghi di cura
· Max Chochinov e l’abbecedario per chi cura (A. L’atteggiamento appropriato, B. Il Buon comportamento, C. La compenetrazione o empatia, D. Il dialogo)
MODULO 4
1 APRILE (17.30-19.30)
Dignità e fine della vita
· Intervento di Francesca Re, avvocato e membro dell’Associazione Luca Coscioni
· Cosa possiamo dedurre dalla prassi delle cure palliative
· La Terapia della dignità
· Dignità e anticipazione della morte (eutanasia, suicidio assistito)
DI COSA PARLEREMO?
Abbiamo cominciato a inquadrare l’argomento in un incontro gratuito tenutosi lo scorso anno alla presenza di più di 300 persone collegate.
È stata nostra ospite la psicologa ed esperta in cure palliative Sonia Ambroset. Guarda l’incontro!
LA DOCENTE
MARINA SOZZI
Nata a Pavia nel 1960, si è laureata in Filosofia a Torino, e ha studiato a Parigi e alla Scuola Normale di Pisa. Ha diretto per molti anni la Fondazione Fabretti, dedicata allo studio dei temi della morte e del morire nella società contemporanea. Nel 2012, lasciata la Fondazione, ha aperto il blog “Si può dire morte” (www.sipuodiremorte.it), e ha lavorato come consulente per vari enti non profit. Per alcuni anni ha insegnato Tanatologia storica all’Università degli Studi di Torino. E’ stata coordinatrice del Centro di Promozione delle Cure Palliative, presso la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Attualmente dirige SAMCO, associazione di cure palliative nella provincia di Torino. Tra i suoi volumi: Reinventare la morte. Introduzione alla Tanatologia (Laterza 2009); Sia fatta la mia volontà. Ripensare la morte per cambiare la vita (Chiarelettere 2014); Non sono il mio tumore. Curarsi il cancro in Italia (Chiarelettere 2019).
CON GLI INTERVENTI DI
LORENA FORNI
Professore di Filosofia del diritto presso l’Università Bicocca di Milano. Tra le sue diverse pubblicazioni ricordiamo: La laicità nel pensiero dei giuristi italiani (Giuffré, 2010) e La sfida della giustizia in sanità. Salute, equità, risorse (Giappichelli, 2016). Fra i suoi vari incarichi spicca quello di componente del Comitato per l’Etica di Fine Vita (CEF) di Milano.
FERDINANDO GARETTO
Medico palliativista, lavora in cure palliative dal 1992. Collabora con iniziative formative sui temi del dolore e della sofferenza rivolte agli operatori sanitari e alla cittadinanza.
FRANCESCA RE
Avvocato e dottore di ricerca in diritto penale. Membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica e coordinatrice dei Giuristi per le Libertà
COME PARTECIPARE
Per iscriversi è necessario scrivere a segreteria@scuolacapitalesociale.it o compilare il form qui sotto.